Si è svolto in Lituania, da martedì 15 a venerdì 18 marzo 2022, la quinta ed ultima delle mobilità internazionali LTTA: Learning, Teaching and Training Activities previste dal progetto Erasmus Plus “Click on T”.
Dopo l’esperienza in Romania, svoltasi a gennaio, i referenti di Fondazione Toscana Sostenibile Italia, Carla Sabatini e Sergio Brunetti sono partiti per affrontare quattro giorni di attività formative di varie tipologie tra cui: visite, workshop e seminari insieme ai partner.
A ospitare e organizzare quest’ultima sessione è stata l’organizzazione Socialiniu investiciju valdymo centras(Socinvest) che si occupa di educazione e consulenza non formale degli adulti.
I partecipanti hanno svolto una serie di attività centrate sul tema dell’importanza della comunicazione; i partner hanno condiviso le loro esperienze di sensibilizzazione degli adulti sui cambiamenti climatici, e hanno analizzato insieme i modi concreti con cui affrontano questi cambiamenti.
Gli appuntamenti hanno preso il via presso il Centro visite del Servizio statale per le aree protette del Ministero dell’Ambiente di Vilnius, il pomeriggio del 15 marzo, con l’arrivo dei partner, il benvenuto ufficiale, e la presentazione del programma. È seguito un seminario sull’esperienza maturata durante le attività di divulgazione relative ai cambiamenti climatici tenute dai partner. Tutti i rappresentanti dei partner di progetto hanno presentato lo stato dei lavori riguardanti il progetto, ne è seguita una serie di domande da parte di tutti i partecipanti ai vari esponenti dei lavori nazionali.
Infine è stato il turno di Gabija Gataveckaitė, membro delle ONG Fridays for future Lithuana e Extinction rebellion Lietuva, che ha portato le esperienze e i metodi di attività dei due gruppi a cui appartiene e una presentazione dal titolo Ways of communication of climate activists. La presentazione è stata acquisita per futuri riferimenti. L’incontro si è concluso con le domande da parte dei partecipanti. La giornata è terminata con una cena di tutto il gruppo in un ristorante vegano.
La mattina del 16 marzo sono riprese le attività sempre nella sede Centro visite.
È stata introdotta da Lina Paškevičiūtė Environmental Coalition, organizzazione ombrello che riunisce varie ONG della Lituania relative all’ambiente, la cui mission è esattamente il focus di ClickonT: scambiare la conoscenza, l’esperienza, le risorse e l’educazione dei cittadini sui temi dell’ambiente tramite un dialogo aperto, sistematico e costruttivo.
Sono stati esposti in modo dettagliato i processi delle organizzazioni ONG relative all’ambiente iniziando dall’accordo forestale nazionale (NMS) e passando poi ai temi dei corsi e della formazione. Il suo intervento è stato molto apprezzato e sono seguite molte domande da parte dei partecipanti provenienti dalle varie nazioni coinvolte nel progetto. Anche in questo caso la documentazione prodotta dalla relatrice è stata integrata tra quella del progetto ClickonT.
Dopo un brevissimo coffe break, sono state effettuate delle interviste ai partecipanti al progetto, soprattutto incentrate sui loro ruoli e le attività di volontari in patria, e di come venga affrontata l’educazione degli over 30 da parte loro.
A seguire, un Workshop “Come trasformare i messaggi in una storia” a cura di un rappresentante del Centro visite del Servizio statale per le aree protette del Ministero dell’Ambiente presso la zona espositiva dei locali del Ministero . In questo caso vari mezzi divulgativi ed educativi vengono integrati lungo un percorso circolare che inizia con un fondamento importante per il Ministero: quello dell’integrazione di tutte le culture, da quella ecologica a quella strettamente riguardante la cultura lituana. Varie sale ben organizzate con pannelli, schermi video interattivi, tablets, proiezioni, e tutto ciò che può spiegare e mostrare quanto si faccia nei tantissimi parchi e riserve naturali, oltre che negli ambienti ad essi connessi, e come agire per educare a favore dell’ambiente e, di conseguenza, della propria comunità.
Nel pomeriggio è seguita una dettagliata visita guidata passeggiando per i vicoli e le piazze del centro storico, guidata da Martynas Norbutas dove sono state esposte la storia laica e quella religiosa della città, non a caso considerata la Gerusalemme del Nord.
Quella del 17 marzo è stata una giornata che ha visto due realtà diversissime tra loro che hanno appassionato i partecipanti: dallo scoprire come vengono realmente trattati i rifiuti per estrarre le sostanze da riutilizzare, all’immersione nella natura incontaminata.
I partner si sono diretti al villaggio di Galinė per visitare l‘impianto di riciclaggio EMP . Sono stati accolti dalla dottoressa Dalia Jokubauskienė, Chief Administrative Officer (CAO) e una sua collaboratrice che, dopo aver fornito il gruppo di mezzi di sicurezza, hanno fatto loro da guida portandoli a visitare i locali dove, dopo lo scarico dai camion, i frigoriferi vengono prima raccolti e poi posti su un nastro dove gli operai estraggono alcuni componenti. Vengono poi avviati su delle macchine che ne separano i componenti. La stessa cosa avviene per la catena degli strumenti elettronici relativi soprattutto all’informatica e ai mezzi medio-visivi. Qui si lavora a mano perché è impossibile automatizzare al 100% la catena, e ci è stato detto che “in questo tipo di lavoro, al più vengono impiegate donne, perché le donne sono più precise e abbiamo bisogno di analisi precise”. È stato aggiunto che i moderni componenti sono sì più piccoli, e quindi meno impattanti, ma troppo vari e in continua evoluzione per capire bene come differenziarli e questo è un grande problema, che richiede una legge nella comunità europea affinché i produttori agiscano in modo da facilitare il recupero dei materiali. Un altro aspetto riguarda i pannelli solari che non è chiaro come verranno differenziati. La visita è finita con la visione di alcuni video inerenti al processo di Urban mining, ovvero la miniera urbana che sono i componenti differenziati (più di un milione di frigoriferi sono stati riciclati da questo consorzio, che ha la sede principale in Polonia) e l’offerta di un buon caffè e di un gadget ricordo. Una visita molto apprezzata, col pensiero espresso da tutti, che la visita di questi impianti sia davvero molto educativa e aiuterebbe molto di più a credere nella raccolta differenziata che non il solo sentirne parlare. L’educazione e la formazione sono essenziali e infatti il loro motto è “le persone non si fidano quando non comprendono”.
Dopo il pranzo, i partecipanti si sono spostati in pulman per un Viaggio d’istruzione con il geologo dr. Jonas Sečkus. Il geologo divide la sua vita tra la ricerca e l’educazione dei gruppi, ed ha per questo creato quella che si potrebbe definire una presentazione all’aria aperta: per mezzo di manifesti, l’uso delle sue scarpe per disegnare sul terreno orbite e corso dei fiumi, e perfino dello zaino, dà origine a una esperienza unica, che rimane certamente più impressa di una semplice visione di un video, o una passeggiata “normale” tra i boschi.
Dopo una introduzione sulla storia geologica della terra e della zona baltica, si sono spostati lungo un affluente del fiume che arriva a Vilnius. Durante la camminata sono stati mostrati i tesori della terra, ovvero rarissimi minerali risalenti al Cretaceo, il tutto in un paesaggio magico ancora circondato da ghiaccio e neve e costellato da piccole cascate. Durante la sua esposizione il geologo ha detto che non può giurare che l’uomo sia tanto colpevole per i cambiamenti climatici, ma che di sicuro sta sfruttando troppo il pianeta e nello stesso tempo lo sta riempiendo di plastica, che in infinite particelle, ci troviamo ormai nel piatto per via della catena alimentare.
Anche questa esperienza, un po’ faticosa nella boscaglia a volte impervia, è stata molto apprezzata e ricca di insegnamenti e di scoperte.
Durante il ritorno una breve sosta al castello di Trakai famoso per l’architettura gotica e la posizione su un’isola all’interno del lago Galve, il più profondo lago lituano, trovato dai partecipanti completamente ghiacciato.
Infine l’ultima giornata di attività ha previsto: La visita al Ministero dell’Ambiente e l’incontro sul tema costruire comunicazioni sul clima incentrate sulle politiche.
Tre componenti della Divisione della Comunicazione Strategica del Ministero dell’Ambiente della Repubblica Lituana: Loreta Pilkienė (Head della Divisione), ha introdotto le colleghe Aistė Gadliauskaitė (Senior Communication Specialist della Divisione) e Justina Maslinskaitė (Advisor della Divisione). Con la collaborazione di una quarta collega hanno fatto un resoconto sul tema della comunicazione e di come agisce il Ministero. Vengono organizzate campagne di consapevolezza. In particolare le notizie vengono divise in tre gruppi: Serie, Leggere e Argomenti topici non direttamente connessi. Integrandole sui vari social media con immagini (Visual design that stands) sono più percepibili dal pubblico. Sono seguite le domande dei partecipanti. La comunicazione avviene tramite eventi on-line, Processi legislativi e consultazioni pubbliche e incontri per presentare le attività chiave del Ministero.
Dall’incontro è emersa anche una curiosità culturale, ovvero che la desinenza finale dei cognomi in kaitė significa che la donna è nubile, mentre kienė significa che la donna è sposata. E’ stato aggiunto anche che questa tradizione si sta perdendo per non far sentire in imbarazzo le donne nubili in età avanzata.
Finito l’interessantissima sessione i partecipanti si sono trasferiti presso il Ministero dell’Agricoltura per un incontro sulla Comunicazione efficace – come raggiungere gli agricoltori. Hanno partecipato Kristina Simonaitytė (Advisor del Ministero per il Clima e l’Ambente), e Saulius Jarmalis (Advisor del Ministero per il Clima e l’Ambente per la comunicazione strategica). Che hanno riferito sulle pratiche seguite dal ministero nel trovare il bilanciamento tra le richieste degli agricoltori e la protezione dell’ambiente. Anche qui è seguita una serie di domande e risposte da parte dei rappresentanti delle varie nazioni partecipanti al progetto.
Nel pomeriggio presentazione e discussione: “Lavorare con le comunità locali sulla comunicazione relativa al clima”; tutti i partecipanti si sono trasferiti presso il parco Sapiegos all’interno del quale è presente il Maisto Laboratoija. Ci sono stati mostrati all’inizio il riuso degli oggetti (si cerca di non comprare niente di nuovo ma di usare i vecchi oggetti o crearne di nuovi aggregando oggetti obsoleti) e l’agricoltura idroponica.
Il pranzo è stato preparato all’interno della struttura. Dopo una delle attiviste ha spiegato come è nata la comune, come agisca e soprattutto come si possa vivere senza lo spreco e come si possono curare le piante anche in mancanza di terreni adatti. Sono stati mostrati esempi di piante di fragole, pomodori e tantissimi altri vegetali. È stato incentrato l’interesse dei partecipanti soprattutto su un gioco educativo, che è stato mostrato e del quale sono state fotografate tutte le documentazioni. Questo perché, oltre essere inerente all’educazione all’ambiente e quindi a ClickonT, sarà sviluppato e magari messo al centro di un nuovo futuro progetto.
Al termine della presentazione è stato richiesto di dividersi in gruppi ognuno con membri di nazionalità diverse per fare un sunto derivante dai vari incontri precedenti e da quello lituano, per creare la base per un insieme di richieste e di pratiche da portare a Bruxelles in aprile. Per ogni gruppo un portavoce ha poi letto le idee scaturite, che verranno condensate nel documento finale. In uno dei gruppi è stata sottolineata la necessità di diversificare l’educazione all’ambiente per gli adulti, ponendo accento al fatto di essere “onesti” e veritieri, in modo da non creare delusioni o false aspettative che li rendano poi sospettosi e poco attenti, se non addirittura “persi per sempre”.
Infine sono stati consegnate le certificazioni di partecipazione e sono seguiti i saluti e gli arrivederci.
Oltre che dai 20 partecipanti alla mobilità in presenza, le attività sono state seguite anche online da 10 rappresentanti delle organizzazioni partner del progetto, che non hanno avuto la possibilità di viaggiare e recarsi in Lithuania.
Da parte di tutte e tutti i partecipanti ( Socialiniu investiciju valdymo centras Lithuania, Fondazione Toscana Sostenibile Italy, Asociatia Pro-Xpert Romania, Centrum Edukacji i Badan Spolecznych Poland, e Federacion EFA Galicia Spain) sono arrivati importanti stimoli su come salvaguardare il nostro ambiente da emergenze climatiche irreparabili .
Carla Sabatini di Fondazione Toscana Sostenibile commenta così l’esperienza: “Siamo molto soddisfatti di questi quattro giorni, che sono stati molto intensi ma anche molto produttivi.
Una nota finale: la decisione di partecipare a questo LTT, già complesso per le restrizioni dovute alla pandemia, è stata presa con particolare prudenza per la terribile situazione in Ucraina. Come in Italia, anche in Lituania c’è una forte solidarietà verso il popolo ucraino e questo ha trasmesso a tutte e tutti i partecipanti un grande senso di appartenenza a qualcosa di più grande; e ci sono stati 4 giorni di sole pieno nella nazione che secondo una credenza popolare diffusa, prenderebbe il nome Lietuva (Lituania) dalle parole lyti (piovere) e lietus (pioggia)”. Sperando che questo sole e il clima caldo che ne deriva non siano dovuto ai cambiamenti climatici indotti dall’uomo!