Il primo giorno i partecipanti si sono incontrati alle 13.30 presso la sede del Parlamento Europeo. E’ stata fatta una visita guidata al Parlamento e ai relativi uffici, nonchè alla sala delle Sessioni Plenarie, per vedere dove si tengono le riunioni delle commissioni parlamentari. La discussione a cui si è assistito ha riguardato le azioni intraprese dal Parlamento Europeo in relazione alla politica ambientale. Si è poi tenuto un incontro con la sig.ra Stella Karavazaki, membro del gabinetto del Commissario UE Virginijus Sinkevičius – il Commissario per l’Ambiente. La discussione si è incentrata sul Green Deal europeo e di come scegliere le strategie di comunicazione relative alla politica ambientale. In particolare, la signora Karavazaki ha parlato della campagna sulla plastica che la Commissione europea conduce dal 2018 principalmente in Grecia, Lituania, Romania e Polonia. Da quanto emerso dalla discussione, si è rivelato importante coinvolgere le ONG e le grandi catene commerciali nella promozione del riciclo, informando sulla riduzione del consumo di plastica.
Per quanto riguarda i problemi e le sfide che la Commissione deve affrontare, la più significativa è risultata l’importanza di raggiungere l’obiettivo di un milione di europei. L’uso dei social media, come Facebook, non raggiunge tutti: i giovani non vogliono leggere post lunghi, quindi questi messaggi raggiungono principalmente un pubblico di mezza età, mentre gli anziani possono essere raggiunti solo direttamente. Questo è il motivo per cui il non profit e le grandi aziende sono considerati i migliori vettori di comunicazione tra le persone che non utilizzano i social media.
Per questo motivo è stato sottolineato come le campagne sociali ed i progetti di sensibilizzazione, come il progetto ClickOnT, svolgano un ruolo importante nella diffusione della conoscenza tra la popolazione adulta. La sig.ra Karavazaki ha sottolineato che la Commissione può intraprendere azioni legislative in materia di cambiamento climatico, ma l’importante è come gli Stati membri le attuano.
E’ stata anche discussa l’importanza del coinvolgimento dei cittadini, come la raccolta di firme per petizioni alla Commissione Europea, al fine di richiamare l’attenzione su temi specifici legati alla protezione dell’ambiente.
Al termine, la sig.ra Karavazaki ha ribadito l’importanza di coinvolgere le organizzazioni non profit e non governative nelle attività di comunicazione in materia di politica ambientale, nonché l’importanza di partecipare attivamente e fare networking.
Il giorno dopo, i partecipanti si sono incontrati alle 11.30 presso la sede del Partito dei Verdi Europei. Mr Pito, membro della comunità Tilt fondata dai Verdi europei ha coordinato l’incontro. In un primo momento, la discussione ha evidenziato l’importanza di definire chiaramente i diversi destinatari in relazione ai diversi temi ambientali. Ad esempio, è stato sottolineato che alcuni temi (ad esempio, il tema della riduzione della plastica) sono più sentiti dai giovani, mentre altri (come la deforestazione) per gli over 30.
Il sig. Valentin Dupouey e la sig.ra Rihanna Johnston dell’Unità di comunicazione del Partito dei Verdi europei, hanno sottolineato come Tilt sia un movimento di cittadini che chiede che l’Unione europea lavori per tutti noi. Tilt sta lavorando per realizzare un vero cambiamento e sta spingendo per un’Europa più equa e più verde.
Durante la discussione, tra tutti i partecipanti al progetto ClickOnT è diventato chiaro che non possiamo permetterci di perdere tempo, considerando i negazionisti del clima al Parlamento europeo e l’atteggiamento di molte grandi aziende con più potere di qualsiasi governo.
Dopo la pausa pranzo, alle 14:00 la discussione è proseguita, focalizzandosi su come la lotta per un clima migliore e tecnologie prive di emissioni richieda uno sforzo comune e soluzioni politiche coerenti e fattibili. Vengono presi molti passi incoraggianti e si può fare ancora di più. Pertanto, tutti i partecipanti hanno manifestato la convinzione che una transizione verso un futuro più verde fosse possibile.
Alle 15:30 sono state discusse altre due presentazioni: la prima incentrata su alcuni “Consigli per una migliore comunicazione sul clima”, già discussa nel precedente progetto di mobilità a Vilnius; la seconda, basata su una video-intervista del Professor Paolo Rognini sull’Università di Pisa, riguardante una riflessione sul perché alcune questioni ambientali e di cambiamento climatico non siano considerate come fondamentali da molte persone.